18/19enni e Giovani

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

(Mt 13, 44)

Il Vangelo oggi ci rilancia una questione decisiva: quella di trovare il tesoro vero nella vita; quella di trovare ciò che veramente vale, ciò che è davvero importante; quella di capire che cosa c’è da fare nel momento in cui c’è da prendere ciò che vale per non lasciarselo scappare. E forse anche una sfida: quella di intuire che, tra le cose importanti, tra quello che vale veramente, tra i miei tesori, c’è posto anche per Lui.

Nel Vangelo c’è scritto che il tesoro è nascosto in un campo. Si capisce allora questo tesoro non è roba per superficiali, per chi si accontenta. Al contrario il Vangelo, il tesoro, Gesù, cerca e vuole la parte migliore di me: la mia intelligenza, la mia capacità di metterti in gioco, la mia creatività, la mia fiducia.

Ciò che vale è nascosto e Gesù mi chiede di fare un po’ di fatica per trovarlo. E io così spesso, invece, non ho la pazienza di cercare, perché in fondo non voglio mettere in discussione nulla della la mia vita e penso che, se c’è da fare fatica, forse non vale neanche la pena di mettermi in movimento.

E però questo Vangelo racconta anche che il contadino il tesoro lo trova nel campo, il suo campo: là dove lui lavora ogni giorno, la sua vita. Dove stai guardando? Là dove sei, è proprio lì – e da nessun’altra parte – che si trova il tesoro. Lì dove abiti, lì con quelli con cui vivi: lì c’è il tesoro, lì c’è Gesù. Ecco, Signore, la tentazione di pensarmi sempre altrove rispetto a dove ti trovi tu. Che tu sia solamente vicino a quelli che sono capaci di cose grandi, coraggiose, sante. E così mi dimentico che tu sei vicino anche me, che sono capace, nel mio piccolo, di fare tanto bene.

E allora, buon cammino!


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