Cenni storici
Le Comunità d’Ascolto sono nate all’inizio degli anni `70, con incontri mensili di confronto tra Parola di Dio e vita, seguendo un preciso itinerario biblico, da Abramo a Gesù e alla Chiesa.
Da ciò è nata l’esigenza di trasformare l’esperienza fatta in una proposta stabile di evangelizzazione, cioè in un vero e proprio cammino di fede graduale, serio e approfondito, della durata di alcuni anni, per piccoli gruppi di adulti all’interno delle parrocchie.
Le prime comunità sono nate in Liguria e Lombardia e si sono estese poi a Veneto, Marche, Abruzzo, Piemonte e Campania.
Che cosa è la Comunità d’ascolto
La Comunità d’Ascolto è costituita da un gruppo di adulti, coppie o singoli, di differente estrazione sociale e cultura, di età superiore ai 18 anni, un gruppo di persone che con fedeltà e perseveranza si impegnano a percorrere insieme un itinerario che ha uno sviluppo e una sua continuità.
La comunità d’Ascolto prevede infatti un cammino biblico ampio e intenso per un incontro vitale con una Parola che rigenera, per scoprire nella sua pienezza, o riscoprire, la bellezza del messaggio cristiano, per dare senso e luce alla propria vita.
Non è un corso per imparare a conoscere meglio la Bibbia, e non c’è bisogno di particolare preparazione culturale. E’ necessaria però essere disponibili all’ascolto della Parola di Dio, per lasciare maturare la propria fede.
Lo scopo
Lo scopo dell’esperienza della Comunità d’Ascolto è di imparare a vivere da discepoli di Gesù, capire la sua vita e la sua Parola alla luce delle Scritture, incontrare la sua Persona, conoscerlo, amarlo, decidersi a seguire Lui che si è fatto servo per amore. E così guardare con occhi nuovi la propria esistenza, la propria storia, gli altri, il mondo, avendo in cuore il senso del Regno e la gioia della Pasqua.
La prima finalità che la Comunità persegue è l’evangelizzazione personale che, condivisa e vissuta con altri fratelli, diventa fatto ecclesiale nel tessuto della Chiesa locale.
La seconda finalità è il servizio: chi ha accolto il Cristo non vive più per se stesso, ma si apre ai bisogni degli altri, là dove si trova a vivere.
Un itinerario organico
Il cammino della Comunità d’Ascolto ha una struttura organica, riprende i grandi momenti e messaggi della Bibbia, per scoprire sempre più da vicino il volto del Dio amico e il suo amore per gli uomini.
Si segue l’itinerario della storia della salvezza: Genesi, Esodo e Deuteronomio, Profeti e Salmi, fino al Cristo e al discepolo, alla Chiesa e alla missione. Così le Scritture accompagnano per mano a comprendere e accogliere la rivelazione più alta e piena dell’amore di Dio in Gesù, Messia crocefisso e risorto, compimento di tutte le attese, di tutte le speranze più profonde dell’uomo.
La proposta parte dal brano dei discepoli di Emmaus, affermando che anche per noi oggi è possibile aprire gli occhi, incontrare il Cristo, conoscerlo, sentire il nostro vivere e morire illuminati dalla sua croce e resurrezione e sperimentare anche noi, come i discepoli, “il cuore che arde nel petto”.
Come si svolge il cammino
L’incontro è settimanale. Ogni serata è scandita da tre momenti:
– l’annuncio della Parola: lettura e spiegazione di un testo biblico, individuazione dell’”annuncio”, ossia della “buona notizia” che il testo offre, possibilmente con qualche traccia di attualizzazione e di verifica personale.
– il silenzio per la meditazione e la preghiera personale: è il momento in cui la Parola ascoltata comincia ad essere accolta nel profondo.
– la comunicazione fraterna: con semplicità e concretezza, ognuno cerca di attualizzare la Parola nella propria vita e lo comunica ai fratelli.
Per tutto il tempo del cammino, la comunità è seguita da due o tre responsabili, che hanno già concluso l’esperienza e che si impegnano a trasmettere il dono ricevuto e ad aiutare i fratelli della comunità nei momenti di verifica.
Conclusione
Le Comunità d’Ascolto non sono un movimento né una associazione; sono aperte a tutti e non propongono una spiritualità particolare. Alla fine dell’itinerario di evangelizzazione cessano di esistere, ma restano le persone al servizio della Chiesa, del mondo, per il Regno.